Storia del cacao – Cibo degli dei

Al giorno d’oggi il cioccolato, nelle sue svariate forme, è una delizia per il palato alla portata di tutti.
All’inizio della sua storia, invece era considerato un prodotto di lusso, riservato a pochi eletti.
I Maya, che per primi coltivarono la pianta del cacao, chiamavano il cioccolato Kakaw, che significa “Cibo degli dei”; venne attribuito questo nome per le sue numerose proprietà. I semi erano un simbolo di prosperità; una medicina capace di guarire le malattie della mente e del corpo; la base del sistema monetario. Racconta una leggenda che la pianta del cacao cresceva nel giardino del sommo Dio, luogo di comunione e incontro di tutti gli dei. Una volta, uno di loro entrò nel giardino, rubò una pianta di cacao per donarla agli uomini affinché la coltivassero e raccogliessero i frutti per produrre il cioccolato. Da questa leggenda che non è l’unica, si evince che il cacao è considerato sacro tra i Maya e l’offerta del cioccolato è segno di amicizia e accoglienza.
Secondo una leggenda Azteca fu il sacrificio di una loro principessa a dare origine alla pianta del cacao: la nobile moglie di un re guerriero era rimasta a custodire un immenso tesoro, mentre il marito era in guerra; quando si rifiutò di indicare al nemico dove fosse nascosto il tesoro fu uccisa. Dal sangue della principessa nacque la pianta del cacao, dai semi amari come la sua sofferenza, ma in grado di regalare quella forza e vitalità che erano le sue virtù.
Cacao e benessere

Il cacao è considerato un alimento dalle proprietà antiossidanti, energetiche, antidepressive, e persino protettive delle funzioni cerebrali. Che il cioccolato faccia bene alla psiche non è soltanto un dato dimostrato in laboratorio, basta sentirne il profumo o un piccolo assaggio per dare una scossa positiva al nostro umore. Il cacao racchiude più di 400 sostanze benefiche per l’organismo a cominciare dai sali minerali ( magnesio e fosforo) carboidrati, vitamine. E poi un vero toccasana per il sistema nervoso e per il benessere mentale, contiene: teobromina e caffeina che favoriscono la concentrazione e la prontezza di riflessi; triptofano precursore della serotonina, nota come “ormone del buonumore”; tiramina, utilizzata nella preparazione dei farmaci antidepressivi; epicatechina, un flavonoide dalle proprietà antiossidanti presente in quantità elevate nella fava di cacao e nel cioccolato fondente Ed è proprio la sostanza che gli conferisce il gusto amaro e che aiuta a combattere l’invecchiamento cellulare.
Concediamoci un piccolo “peccato di gola” senza troppi sensi di colpa ma senza abusarne😁
Buona Pasqua!

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